Informazioni preliminari
A causa della delicatezza dei temi trattati nel corso della sessione dedicata alla salute, suggeriamo agli operatori di:
valutare il loro livello di preparazione, non solo per quanto attiene a conoscenze/competenze ma anche per comprendere se sono dotati degli strumenti emotivi e psicologici atti a gestire i momenti di disagio emotivo, confessioni di esperienze difficili, frustrazioni, ecc. da parte del mentee.
- rivedere gli standard etici e deontologici al fine di rispettarli
a. Gli operatori non possono sostituirsi ai medici – è importante che si attengano al loro ruolo di mentori e guide;
b. Cercare di non essere indiscreti – le attività non sono volte ad attestare lo stato di salute del minore. Si tratta di un’attività di mentoring relativa alla salute, pertanto è il mentee a scegliere di cosa parlare;
- selezionare una serie di risorse interessanti (ad es., database scientifici, esperti tecnici) da utilizzare/cui chiedere aiuto nel caso in cui sia necessario fornire informazioni/chiarimenti/spiegazioni in merito allo stato di salute del mentee;
a. Queste risorse devono essere aggiornate nel corso dell’attività;
b. È essenziale inserire un elenco di strutture sanitarie, associazioni, esperti che possano fornire informazioni e supporto per un determinate periodo di tempo (in base alle esigenze del mentee);
- individuare le strutture/ONG cui il mentee possa rivolgersi nel caso in cui abbia delle esigenze impellenti;
a. È necessario verificare se le organizzazioni selezionate possono fornire supporto, quando necessario;
- incontrare il mentee e illustrare i principali contenuti della sessione e, insieme, decidere se svolgere o meno le attività in base alle proprie esigenze, interessi e aspettative.
Tipo di attività:
x Mentoring
❑ Supporto fra pari
❑ Laboratorio
Tema di riferimento: Salute
Competenze di riferimento: Competenze sociali e civiche, spirito di iniziativa e imprenditorialità, comunicazione.
Durata: minimo 4 ore (suggeriamo di svolgere questa attività nel corso di due sessioni)
Materiali e risorse: computer con accesso a internet, stampante, fogli A4, quaderni, pennarelli, penne.
Attività di mentoring individuale
Allo stesso modo della precedente, questa attività consta di due parti: Questa attività consta di due diverse componenti: (i) una volta alla costruzione un rapporto di fiducia (necessario ai fini di ogni attività di mentoring – l’elemento trasversale di questa attività) e (ii) aiutare il mentee a individuare opportunità, interessi ed essere pronti a seguire un percorso formativo personale.
Raccomandazioni: Nel caso in cui questo tema sia stato affrontato nel corso della prima sessione, invitiamo a passare direttamente alla sessione dedicata agli obiettivi.
Invitiamo a tenere conto del fatto che si tratta di una sessione di mentoring, non di un’attività formativa, né di un laboratorio! L’operatore non è un insegnante, né un formatore, né un facilitatore, bensì un individuo premuroso, con esperienza, che stabilirà una relazione profonda con il proprio mentee al fine di fornigli/le supporto, amicizia e assistenza. Attraverso il rapporto di mentoring l’operatore dovrà dare prova della sua capacità di ascoltare, fare delle domande che aiutino il mentee a individuare le azioni da intraprendere al fine di crescere e divenire indipendente.
La flessibilità costituisce un vantaggio! La sessione di mentoring consente di mettere assieme più attività, a partire da quelle volte a conoscersi e riflettere su se stessi, a quelle mirate a consolidare il rapporto stesso, fino al momento in cui si discute del tema specifico.
- Continuare a consolidare un rapporto di mentoring proficuo (incentrato sull’onestà e la trasparenza, rispettando i rispettivi limiti e trascorrendo del tempo insieme);
- Individuare le opportunità, gli interessi e i desideri al fine di perseguire un percorso costruttivo per quanto concerne la formazione del mentee in merito alla sua salute (nello specifico al fine di promuovere uno stile di vita sano che possa migliorare il suo livello di benessere).
Risultati
- aiutare il mentee a provare maggiore fiducia nei confronti del suo rapporto con l’operatore;
- migliorare la consapevolezza del mentee al fine di permettergli/le di esprimere in maniera positiva i suoi sentimenti in merito a eventi, persone soprattutto per quanto attiene le questioni relative al suo benessere (fisico, psicologico e sociale);
- aiutare il mentee ad acquisire una maggiore consapevolezza rispetto alle sue scelte future affinché possa condurre uno stile di vita sano.
Considerazioni generali (cfr. sessione n.1) – Nel caso in cui tali argomenti siano stati presi in esame nel corso delle sessioni precedenti, vi invitiamo a passare alla sezione dedicata alle sfide.
Il processo di mentoring può rivelarsi molto utile in una vasta gamma di situazioni e in diverse fasi del percorso di vita. Dal momento che si tratta di un’attività costruttiva, flessibile e incentrata sulle persone, in cui un adulto fidato condivide la propria esperienza e le proprie conoscenze al fine di supportare la crescita del mentee, questa si rivela particolarmente importante per i minori che si trovano all’interno delle comunità di accoglienza in quanto può favorire il loro percorso di inserimento nella società. Il processo di mentoring rappresenta un’opportunità stimolante per il mentee che può entrare in contatto con una figura in grado di influire positivamente sulla sua vita e instaurare un rapporto basato sulla fiducia, la condivisione e il rispetto.
Per fare ciò, l’operatore dovrà assumere un ruolo impegnativo per cui dovrà:
- ascoltare in maniera attiva;
- promuovere la riflessione e l’autoanalisi;
- avanzare critiche costruttive e accettare che esistano altri modi di vedere il mondo;
- dare dei consigli basati sull’esperienza;
- presentare diversi punti di vista (non solo quelli dell’operatore);
- porre delle domande al fine di comprendere meglio situazioni e problemi:
- È importante che sia l’operatore sia il mentee adottino un approccio positivo e abbiano una mentalità aperta. Pertanto, l’operatore non dovrebbe mai porre delle domande che inducano il mentee a intraprendere determinate azioni;
- fornire informazioni e conoscenze, informare e condividere le reti di contatti;
- concentrarsi sulla costruzione di un rapporto positivo e costruttivo;
- offrire consigli in merito al percorso formativo e professionale e su altri temi ritenuti importanti dal mentee.
Di seguito elenchiamo le competenze necessarie ai mentori più citate dagli studiosi:
- consapevolezza di sé -consapevolezza dei propri punti di forza e della capacità di migliorarsi;
- credibilità – a livello personale e professionale;
- disponibilità – essere pronti e avere del tempo a disposizione per fornire consigli e supporto;
- competenze comunicative – essere dotati di ottime capacità al fine di comprendere le idee e i sentimenti altrui;
- capacità di innescare dei processi di empowerment – l’operatore dovrà essere capace di creare un ambiente di apprendimento in cui il mentee si senta a suo agio nel condividere o nel provare cose differenti;
- creatività e inventiva – essere aperti alla sperimentazione di metodi e approcci;
- empatia – capacità di provare empatia nei confronti dei mentee;
- comprensione: capacità di comprendere diversi punti di vista, approcci e riferimenti socio-culturali dei mentee.
I mentee potrebbero avere una scarsa consapevolezza delle dimensioni sociali e psicologiche della salute. Infatti, discutere dei propri problemi di salute potrebbe essere molto difficile, in particolare nel caso in cui il mentee sia affetto da patologie croniche che siano motivo di stigma o discriminazione.
2. Alcuni concetti potrebbero rivelarsi troppo astratti/difficili e sembrare irrilevanti al mentee. Invitiamo a trattare unicamente aspetti relativi alla salute che costituiscano una priorità per il mentee.
3. Instaurare un rapporto positivo, costruttivo e basato sulla fiducia con il proprio mentee (ricordare che i minori hanno bisogno di tempo e opportunità per stabilire un contatto a tale scopo è necessario svolgere insieme delle attività e creare dei momenti di condivisione che richiedono flessibilità e supporto da parte dell’operatore).
-L’operatore deve essere preparato o essere supportato al fine di rispondere alle difficoltà emotive e ai dubbi in merito alla salute.
-L’operatore dovrà utilizzare un linguaggio colloquiale (se è necessario utilizzare dei termini tecnici, bisognerà fornire degli esempi pratici, analogie e/o esperienze personali) al fine di fare in modo che il mentee comprenda il senso della discussione.
-L’operatore si concentrerà sulla creazione di un rapporto costruttivo e positivo col mentee, basato sulla fiducia reciproca. Per farlo, dovrà adottare una mentalità aperta, un approccio flessibile affinché il processo di mentoring sia in linea con le esigenze, gli interessi, le capacità e le aspettative del mentee. Ciò implica delle modifiche agli obiettivi, ai contenuti, alla metodologia e alle attività di ciascuna sessione al fine di migliorare l’efficienza e l’efficacia del rapporto di mentoring. Ciò non implica, tuttavia, lo scartare in toto le linee guida, bensì riflettere sull’unicità di ciascun rapporto.
Ciascun percorso di mentoring è unico e ciò fa parte della sua ricchezza. Pertanto, non vi sono delle attività obbligatorie per le 9 sessioni di mentoring previste dal programma. Tuttavia, ci proponiamo di fornire dei suggerimenti che il mentee e l’operatore saranno liberi di utilizzare.
Nel corso dell’incontro, suggeriamo all’operatore di concentrarsi sui seguenti argomenti:
Parte A
- Analizzare l’esperienza della prima sessione – aspetti positivi, eventuali miglioramenti, stato emotivo nel corso e al termine della sessione;
- Aiutare a sviluppare un piano d’azione realizzabile e sostenere la sua implementazione: fornire supporto in merito all’individuazione di obiettivi, segnalazione di iniziative/azioni, individuazione dei primi passi ai fini del raggiungimento di obiettivi, definizione di strategie di monitoraggio;
- Fornire dei feedback costruttivi;
- Individuare punti di forza e risultati e analizzare le varie opzioni a disposizione;
- Fornire informazioni in merito ad elementi di criticità, se necessario.
- Creare delle opportunità per permettere ai mentee di acquisire maggiore esperienza.
Parte B
- Salute
a. Salute del mentee
i. principali difficoltà/problemi durante il percorso di vita;
ii. aspetti positivi riguardanti la propria salute;
iii. organizzazioni/persone che hanno dato una mano;
iv. rapporto fra salute fisica e salute mentale.
b. Stato di salute attuale
i. principali difficoltà/problemi durante il percorso di vita;
ii. aspetti positivi riguardanti la propria salute;
iii. organizzazioni/persone che hanno dato una mano;
c. Obiettivi, desideri, paure e aspettative in merito al proprio stato di salute.
i. Costruire un rapporto di fiducia:
a. Conoscersi
i. Mostrare empatia e promuovere delle dinamiche interpersonali positive
ii. Attenersi a un vincolo di riservatezza
iii. Stroncare sfiducia e sospetti
iv. Riconoscere segni di frustrazione legati al rifiuto di parlare, resistenza al cambiamento, sfiducia
v. Adottare una mentalità aperta!
b. Sviluppare un rapporto costruttivo
i. Imparare a conoscersi
1. Stabilire dei limiti
a. Fisici
b. Emotive e psicologici
c. Sociali
d. Altro (ad es., spirituali)
2. Essere flessibili!
3. Essere curiosi e interessati – ma non indiscreti!
ii. Essere onesti e affidabili
1. Mostrarsi sicuri
2. Garantire la trasparenza delle proprie opinioni e delle proprie azioni
iii. Trascorrere del tempo insieme – divertirsi!
1. Programmare delle attività da svolgere insieme
2. Dedicarsi insieme a delle attività
3. Monitorare e valutare insieme delle attività
Salute
1. “Salute fisica”: vediamo cosa mi dice il mio corpo
Spiegazione: è essenziale che il mentee comprenda le diverse manifestazioni/sintomi dello stress fisico al fine di comprendere se ha più o meno bisogno di aiuto.
L’attività inizia con un breve esercizio di rilassamento (l’operatore può adottare il metodo di Jacobson o un esercizio che richiede una maggiore immaginazione in base alle proprie preferenze). Dopo aver individuato le parti del corpo in cui si annida la tensione, viene chiesto al mentee di individuare le sue principali difficoltà e problemi di salute. Tali osservazioni saranno appuntate su un foglio al fine di mettere a punto un piano d’azione (ad es., al posto di trascorrete due ore a guardare la TV, andrò a fare un giro del quartiere per 30 minuti riflettendo).
2. “Come promuovere il benessere psichico?”
Spiegazione: Il benessere psichico è un argomento delicato per molti minori che si apprestano a lasciare le comunità di accoglienza. Spesso sono incapaci di riconoscere i sintomi (insonnia, comportamenti aggressivi) o di trattarli in maniera adeguata. Questa attività consente di riconoscere il bisogno di promuovere il proprio benessere psichico. Per farlo, proponiamo un momento di condivisione nel corso del quale parlare dello stress, delle paure, delle difficoltà e delle frustrazioni della vita. Da questa discussione, l’operatore avrà l’opportunità di sostenere l’acquisizione di abitudini tipiche di uno stile di vita sano. È essenziale fornire informazioni in merito a un aiuto formale ed è essenziale decostruire miti e preconcetti in merito a tale tema.
3. “I miei rapporti sociali sono sani?”
Spiegazione: Riflettere in maniera attiva sull’importanza di instaurare dei rapporti sociali sani al fine di adottare uno stile di vita salutare. Suggeriamo all’operatore di adottare uno stile socratico per aiutare il mentee a comprendere l’importanza di adottare uno stile di vita appropriato (“che cosa si intende per rapporti sani? Pensi che sia importante, perché?”).
Suggerimenti finali:
1.Se necessario, è possibile svolgere una quarta attività in merito alla necessità di mantenere un certo equilibrio fra le quattro dimensioni della salute.
2.Nel caso in cui il mentee manifesti il bisogno o degli evidenti sintomi di disagio psicologico, emotivo e fisico è importante fornirgli/le un supporto rapido ed efficace.