WS2_Involvement of voluntary guides as introducers into society

Implementation Steps

L’operatore organizza un’attività di gruppo (Agenda: A1_Allegato 1) cui sono invitati le aspiranti guide volontarie e i minori ospiti delle comunità di accoglienza. I temi degli incontri possono variare dalle cucine, agli abiti, alle tradizioni, alla democrazia, ecc. (Lista di attività consigliate: A1_Allegato n.2)

 

Al termine dell’incontro, le persone che desiderano divenire guide volontarie sono invitate a prendere parte a un colloquio per poter procedere a un migliore abbinamento. Tale processo sarà supervisionato da un operatore sulla base di esperienze e interessi comuni, età, inclinazioni e similitudini. Nel caso in cui la guida sia un minore o un/a ragazzo/a in uscita dal percorso di accoglienza suggeriamo di abbinarlo a un minore che sia suo coetaneo e abbia interessi e hobby affini.

Non è necessario che le guide partecipino ad attività di gruppo per mostrare il suo interesse, ma possono anche registrarsi via e-mail[1]. (Modulo di registrazione: A1_Allegato 3)

 

Gli operatori possono organizzare un incontro introduttivo per le guide volontarie nel corso del quale saranno loro fornite informazioni in merito a:

–          chi può ricoprire il ruolo di guida;

–          ruoli e responsabilità delle guide volontarie;

–          temi da affrontare nel corso degli incontri con i partecipanti;

–          condizioni per proseguire o interrompere il rapporto di mentoring.

Al termine dell’incontro introduttivo l’operatore formerà le coppie mentore/mentee.

 

Al termine dell’incontro introduttivo, ciascuna guida volontaria deciderà come procedere, pur sapendo che potrà rivolgersi all’operatore in caso di necessità. L’operatore condurrà l’andamento del processo.

Il primo mese è un periodo di prova, nel corso dei quali i minori incontrano le loro guide volontarie. Al termine di questo periodo di prova, le parti possono scegliere di continuare o porre fine alla relazione.

L’operatore segue il percorso e contatta sia il volontario sia il minore al fine di verificare l’andamento del processo. 

L’operatore organizza degli incontri regolari (almeno uno ogni 3 mesi) cui prendono parte le guide e i minori per discutere. Nel corso di tali attività è possibile mettere a punto degli altri abbinamenti. (Lista delle attività consigliate: A1_Allegato n.2)

Il rapporto di mentoring termina dopo tre mesi, a meno che le parti non decidano altrimenti.

Attività di follow-up volte a verificare:

  • se il rapporto di mentoring ha un effetto sull’isolamento sociale del minore;

 in quale misura il rapporto favorisce una migliore integrazione all’interno della società.